Partiamo da questa domanda che di fatto è il filo rosso, conduttore di questa breve ma intensa avventura. Occorre mettere cuore e testa ed ascoltare attentamente ciò che hanno da dirci i “numeri”. Insomma evitiamo di cadere nel tranello più noto e frequente di chi non sa leggere i numeri. Ascoltiamo chi ci ammonisce bonariamente dicendo “You Don’t Need Big Data — You Need the Right Data” (cit.) oppure ancora “Se torturi i dati abbastanza, alla fine confesseranno quello che vuoi” (cit.). Ecco questo è proprio il rischio che si corre se ci limitiamo a leggere solo la fredda e spietata classifica dal sito della Federazione. Ma allora cosa manca in questo racconto che ci etichetta in modo spietato e durissimo! Noi guardiamo il nostro Coach a bordo campo e lo vediamo congratularsi con i ragazzi. Cosa non abbiamo capito? Quali elementi ci mancano per avere i “dati corretti”. Proviamo a fare chiarezza. Innanzi tutto siamo reduci da oltre un anno di “riposo forzato” e di segregazione che ha di certo molto fiaccato spirito, animo e non di meno il corpo. Dura riprendere con allenamenti e partite a velocità supersonica con tutte le difficoltà a noi tristemente note. I ragazzi si sono trovati proiettati in un mini girone con avversarie di tutto rispetto: le cosiddette leonesse del territorio. La nostra U19 era composta per la maggior parte da ragazzi davvero molto giovani, molto under 19 a differenza delle compagini avversarie che si sono presentate in campo con formazioni ad hoc per la categoria. Ma allora perché questa scelta? Semplice come l’uovo di Colombo! Il nostro machiavellico Coach ha pensato bene di metter un po’ di pepe in corpo ai nostri ragazzi per restituirgli parte di quanto perso durante tutto questo anno. Uno scontro ai massimi livelli! E a sentirlo parlare direi che i ragazzi hanno risposto molto bene la prova. Le sue parole sono state di lode ai suoi cuccioli che “hanno saputo reggere il gioco” pur scontrandosi con avversari più grandi. Nelle giovanili un paio di anni di differenza sul documento d’identità possono fare grandi differenze in campo. Tutto ciò per far capire ai nostri cuccioli che sono pronti a spiccare il volo e ad arrivare e forse, chissà, anche a superare in bravura i nostri odierni avversari. Bravi ragazzi … vorrei nominarvi tutti ma sarebbe un duro esercizio anche per chi legge, quindi preferisco celebrarvi tutti non uno escluso con una foto, una bella foto! Alla prossima avventura!!!! Stay tuned!